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Cronaca

Riscoperta degli Eusebeia, giochi sportivi storici partono da Napoli: area flegrea.

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Riscoperta degli Eusebeia, giochi sportivi storici partono da Napoli: area flegrea.

Il progetto PRO.MO.S.S.I., Programma di mobilità nelle scuole secondarie della Regione Campania, promuove la rievocazione degli Eusebeia, i giochi sportivi dell’antica Roma istituiti da Antonino Pio nel II secolo d.C. in memoria dell’Imperatore Adriano. L’istituto Francesco Saverio Nitti di Napoli guida una rete di scuole coinvolte nel progetto, con l’obiettivo di promuovere lo sport, la storia e l’educazione alla cittadinanza globale e alla mobilità transnazionale.

Il progetto ha preso forma in seguito a un convegno promosso dall’Università Federico II di Napoli, intitolato “Essere sempre il migliore. Concorsi e gare nella Napoli antica”, organizzato dal professore di Archeologia classica Federico Rausa. La dirigente scolastica dell’istituto Nitti, Nunzia Campolattano, ha sottolineato l’importanza di promuovere i valori etici che erano fondamentali nell’antica Roma, spesso trascurati oggi, e di far comprendere alle nuove generazioni che le guerre potevano essere evitate attraverso il confronto pacifico tra i popoli.

Una delegazione di licei della rete rumena Eusebeia ha partecipato a un momento di scambio con le scuole italiane, con presentazioni ed esibizioni tratte dai giochi antichi, e un video realizzato dagli studenti dell’istituto Nitti che rievoca gli Eusebeia. A dicembre, trenta studenti delle scuole coinvolte viaggeranno a Bucarest per la rievocazione dei giochi antichi, fornendo loro spunti di riflessione sui valori etici delle pratiche sportive dell’antichità e un momento di confronto tra i due popoli, italiani e rumeni.

Il Responsabile del dipartimento politiche giovanili della Regione Campania, Giuseppe Pagliarulo, ha sottolineato che il programma PRO.MO.S.S.I. rappresenta un’occasione per permettere ai giovani di misurarsi con apertura culturale verso altri valori di comunità e storia, in particolare nella dimensione storica di Adriano, imperatore illuminato e visionario, e di promuovere i legami internazionali.

Cronaca

Latitante ritorna a casa, sorpreso dai carabinieri alla porta

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Latitante ritorna a casa, sorpreso dai carabinieri alla porta

Gennaro Musto, 33enne latitante da marzo, è stato arrestato a Marano, Napoli. Musto era riuscito a sfuggire a un blitz antidroga a Scampia, ma è stato rintracciato seguendo la sua auto.

La cattura del latitante

I Carabinieri hanno individuato Gennaro Musto mentre si trovava a Marano, pronto ad entrare in casa per stare con la moglie. Musto è stato sorpreso al risveglio dalla presenza delle forze dell’ordine alla porta di casa.

La fuga da Scampia

Dopo essere riuscito a sfuggire al blitz antidroga a Scampia, il latitante Musto era riuscito a nascondersi per diversi mesi. Tuttavia, l’accurata indagine dei Carabinieri è riuscita a individuarlo e ad arrestarlo nella sua abitazione a Marano.

La collaborazione tra le forze dell’ordine e l’efficace lavoro investigativo hanno portato alla cattura di un pericoloso latitante, mettendo fine alla sua fuga e restituendo alla giustizia una persona ricercata da mesi.

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Sequestrata montagna di letame, 500 tonnellate di escrementi sversati nel Casertano.

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Sequestrata montagna di letame, 500 tonnellate di escrementi sversati nel Casertano.

I carabinieri insieme all’Asl e all’Arpac hanno condotto controlli mirati nel Casertano, scoprendo e denunciando il rappresentante di un importante allevamento zootecnico. Durante l’operazione di controllo, è stata trovata una grande quantità di letame sequestrata, pari a 500 tonnellate di escrementi, che erano stati sversati all’aria aperta.

Il sequestro del letame nel Casertano

I controlli effettuati dalle forze dell’ordine e dagli enti preposti hanno portato al sequestro di una vera e propria montagna di letame nel Casertano. Questa operazione ha permesso di individuare pratiche illegali legate allo smaltimento dei rifiuti zootecnici e alla gestione inadeguata degli stessi. La scoperta di questa quantità enorme di letame sequestrato evidenzia l’importanza dei controlli nel settore dell’allevamento zootecnico e dell’agricoltura, per garantire il rispetto delle normative ambientali e della salute pubblica.

Le conseguenze dell’illecito

La scoperta e il sequestro di questa montagna di letame nel Casertano hanno evidenziato le gravi conseguenze di pratiche illegali e disoneste legate allo smaltimento dei rifiuti zootecnici. Lo sversamento di escrementi all’aria aperta rappresenta un pericolo per l’ambiente e per la salute delle persone, creando potenziali rischi di inquinamento e contaminazione del territorio circostante. Adottare comportamenti corretti e rispettosi dell’ambiente è fondamentale per preservare la biodiversità e garantire un futuro sostenibile per le generazioni future.

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Rissa giovanile finisce con sparatoria: 16enne bloccato a Casoria.

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Rissa giovanile finisce con sparatoria: 16enne bloccato a Casoria.

I Carabinieri hanno denunciato un sedicenne di Casavatore accusato di aver sparato dei colpi a salve durante una lite avvenuta a Casoria, in provincia di Napoli. Il giovane è stato bloccato mentre impugnava un’arma da fuoco e ora dovrà rispondere delle sue azioni davanti alla legge.

Il ruolo dei Carabinieri nella risoluzione del caso

I Carabinieri, intervenuti prontamente sul posto, sono riusciti a bloccare il sedicenne armato e ad evitare il peggio. Grazie alla loro tempestiva azione, la situazione è stata risolta senza conseguenze gravi per nessuno dei presenti durante la lite.

L’importanza di prevenire la violenza giovanile

Episodi come questo sottolineano l’importanza di prevenire e contrastare la violenza giovanile, che purtroppo trova sempre più spazio nelle cronache quotidiane. È fondamentale sensibilizzare i giovani sui pericoli e sulle conseguenze dei comportamenti violenti, al fine di promuovere una cultura del rispetto e della legalità.

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Indagine sull’omicidio di bimbo da pitbull: circostanze, responsabilità del proprietario, sicurezza e normative.

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Indagine sull’omicidio di bimbo da pitbull: circostanze, responsabilità del proprietario, sicurezza e normative.

La tragedia di Eboli (Salerno) che ha visto un bambino di 13 mesi ucciso da due pitbull ha scosso l’opinione pubblica. Adesso l’attenzione si concentra sui tempi dei soccorsi, la posizione del bambino al momento dell’aggressione dei cani e sul destino dei due molossi: rieducazione o abbattimento.
La scientifica indaga sulla tragedia di Eboli

La scientifica è al lavoro per fare luce sulla morte del bambino di 13 mesi ucciso dai due pitbull ad Eboli (Salerno). Uno dei punti fondamentali su cui gli investigatori stanno cercando risposte è relativo ai tempi dei soccorsi: quanto tempo è passato tra l’aggressione e l’arrivo dei soccorsi sul luogo del dramma? Questo potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte del piccolo.

La posizione del bambino al momento dell’aggressione

Un altro aspetto che l’inchiesta dovrà chiarire è la posizione in cui si trovava il bambino al momento dell’aggressione dei cani. Capire se il bambino era da solo o se c’erano adulti nelle vicinanze potrebbe aiutare a comprendere meglio le dinamiche dell’accaduto e ad evitare che simili tragedie possano ripetersi in futuro.

Il destino dei due molossi: rieducazione o abbattimento

Infine, uno dei nodi principali su cui si dovrà decidere riguarderà il destino dei due pitbull responsabili dell’attacco mortale al bambino. Sarà possibile procedere con la rieducazione degli animali o l’unica soluzione sarà l’abbattimento? Una decisione che sicuramente farà discutere, ma che sarà fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e prevenire tragedie simili.

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Cronaca

“Brutale aggressione a giovane a Pomigliano”

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“Brutale aggressione a giovane a Pomigliano”

Un brutale attacco avvenuto in piazza Leone a Pomigliano (Napoli) ha scosso la comunità locale. Un giovane è stato picchiato da tre persone, che gli hanno rotto il naso. La vicenda ha destato grande preoccupazione tra i residenti, ma fortunatamente le indagini sono subito scattate grazie all’acquisizione delle registrazioni delle telecamere da parte dei carabinieri.

Indagini in corso

Le autorità sono al lavoro per individuare i responsabili di questo violento episodio e assicurarli alla giustizia. Grazie alle immagini catturate dalle telecamere di sorveglianza, si spera di poter identificare i colpevoli e far luce sulla dinamica dell’aggressione.

Appello alla collaborazione

In situazioni come queste è fondamentale la collaborazione della comunità per fornire informazioni utili alle forze dell’ordine. Chiunque abbia visto qualcosa di sospetto o abbia informazioni che possano aiutare nelle indagini è invitato a contattare le autorità competenti.

Solidarietà per la vittima

Il giovane vittima di questo vile attacco ha bisogno non solo di giustizia, ma anche di sostegno e solidarietà da parte di tutti. È importante che la comunità si unisca per condannare con fermezza atti di violenza come questo e per offrire supporto a chi ne ha bisogno.

La speranza è che grazie all’impegno delle forze dell’ordine e alla collaborazione dei cittadini, si possa fare piena luce su questo episodio e garantire che simili violenze non accadano mai più. La sicurezza e il rispetto di ogni individuo devono essere valori fondamentali della nostra società.

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Agente Penitenziaria arrestato per contrabbando droga e telefoni per detenuti.

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Agente Penitenziaria arrestato per contrabbando droga e telefoni per detenuti.

Un agente della polizia penitenziaria è stato arrestato per traffico di droga in un carcere di Ariano Irpino (Avellino). L’uomo è accusato di essere diventato un corriere per i detenuti, portando loro droga liquida, cocaina in polvere, erba, telefoni, sim e caricabatterie.

Il traffico di droga in un carcere di Ariano Irpino

L’agente della polizia penitenziaria è finito in manette dopo che i suoi stessi colleghi hanno scoperto il suo coinvolgimento nel traffico di droga all’interno del carcere. Secondo le indagini, l’uomo faceva da intermediario tra i fornitori di droga esterni e i detenuti, facilitando così l’introduzione di sostanze stupefacenti all’interno della struttura.

Le sostanze sequestrate e il ruolo dell’agente penitenziario

Durante le perquisizioni sono state trovate diverse quantità di droga liquida, cocaina in polvere ed erba, oltre a telefoni, sim e caricabatterie. L’agente della polizia penitenziaria è stato arrestato e dovrà rispondere dell’accusa di traffico di droga e favoreggiamento nei confronti dei detenuti. La sua posizione all’interno del carcere gli consentiva di agire indisturbato, sfruttando la sua autorità per compiere attività illecite.

Conseguenze dell’arresto e indagini in corso

L’arresto dell’agente della polizia penitenziaria ha scosso la comunità locale e sollevato interrogativi sull’efficacia dei controlli all’interno delle strutture carcerarie. Le indagini sono ancora in corso per individuare eventuali complici dell’uomo e per chiarire l’entità del traffico di droga che avveniva all’interno del carcere di Ariano Irpino. La polizia penitenziaria ha assicurato massima collaborazione per far emergere la verità e garantire la sicurezza della struttura.

Continua a leggere su [Fanpage.it](https://www.fanpage.it/napoli/agente-della-penitenziaria-con-droga-liquida-router-e-telefoni-per-i-detenuti-arrestato-dai-suoi-stessi-colleghi/) per restare aggiornato su questo caso di traffico di droga in un carcere italiano.

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Cronaca

Donna muore dopo 14 anni di coma dovuto a intervento al seno

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Donna muore dopo 14 anni di coma dovuto a intervento al seno

Annabella Benincasa ha vissuto un lungo dramma che ha avuto inizio nel 2010, quando si è sottoposta a un intervento di mastoplastica additiva. Purtroppo, qualcosa è andato storto durante l’operazione e la donna è finita in uno stato vegetativo dal quale non si è mai più ripresa.

Le conseguenze dell’intervento

Dopo l’intervento di chirurgia plastica al seno, Annabella Benincasa ha sofferto di gravi complicazioni che hanno compromesso in modo irreversibile la sua salute. Il corpo della donna non ha retto all’operazione e ha reagito in modo estremamente negativo, lasciandola in uno stato di coma profondo per 14 lunghi anni.

La lotta di Annabella e della sua famiglia

Durante tutto questo tempo, Annabella Benincasa ha lottato per la vita, con il sostegno indefesso della sua famiglia. I parenti della donna non hanno mai smesso di sperare in un miracolo, ma purtroppo il suo stato non è mai migliorato. Dopo anni di sofferenza e di cure, la decisione di porre fine alle terapie è stata presa, lasciando spazio solo al dolore e alla rassegnazione.

Un avvertimento per tutti

Questa tragica vicenda ci ricorda quanto sia importante valutare attentamente i rischi prima di sottoporsi a interventi di chirurgia estetica. La bellezza e l’apparenza non devono mai precedere la salute e il benessere di una persona. Annabella Benincasa è diventata un simbolo di una triste realtà che dovrebbe far riflettere tutti coloro che sono tentati di ricorrere a interventi di questo tipo.

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Funerale bimbo di 13 mesi ucciso da pitbull a Eboli: lacrime e fiori, richiesta di giustizia

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Funerale bimbo di 13 mesi ucciso da pitbull a Eboli: lacrime e fiori, richiesta di giustizia

La comunità di Eboli si è unita oggi per rendere omaggio al piccolo bimbo di 13 mesi tragicamente ucciso da due pitbull nella sua abitazione. I funerali si sono svolti nella chiesa dei Santi Giuseppe e Fortunato di Borgo Aversana, dove parenti, amici e cittadini sono accorsi per esprimere il loro dolore e la loro solidarietà alla famiglia colpita da questa tragedia.

Una tragedia che ha scosso la comunità di Eboli

La morte del piccolo ha scosso profondamente la comunità di Eboli, che si è stretta attorno alla famiglia in lutto per offrire conforto e supporto in questo momento di dolore insopportabile. La presenza numerosa alla cerimonia funebre testimonia l’unità e la solidarietà di fronte a una tragedia così scioccante.

Fiaccolata in ricordo del piccolo angelo

In serata è prevista una fiaccolata per ricordare il piccolo angelo e per chiedere giustizia per quello che è accaduto. I partecipanti si raduneranno per una cerimonia toccante e commovente, per dare un ultimo saluto al piccolo e per manifestare la loro vicinanza alla famiglia provata da questo terribile evento.

Continua a leggere su Fanpage.it

Per maggiori dettagli sulla cerimonia funebre e sull’evento della fiaccolata in ricordo del piccolo bimbo di Eboli, visita il sito di Fanpage.it e resta aggiornato su tutte le ultime notizie in merito a questa tragedia che ha colpito profondamente la comunità locale. Il supporto e la solidarietà di tutti sono fondamentali in momenti come questo, per dimostrare che nessuno è solo di fronte al dolore e alla perdita.

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Sequestrato gazebo ristorante in via Luca Giordano, Vomero: abusivo.

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Sequestrato gazebo ristorante in via Luca Giordano, Vomero: abusivo.

Il ristorante del Vomero sequestrato per gazebo abusivo

La polizia locale ha agito nel quartiere del Vomero a Napoli, dove un ristorante è stato oggetto di sequestro a causa di un gazebo non autorizzato. Gli agenti hanno apposto i sigilli al locale situato in via Luca Giordano, bloccando l’attività del ristorante.

Il gazebo non autorizzato

Il gazebo, che consentiva ai clienti di consumare pasti all’aperto, è risultato essere abusivo e quindi non in regola con le normative vigenti. Questo ha portato all’intervento delle autorità competenti che hanno provveduto al sequestro dell’area esterna del ristorante.

Sanzioni in arrivo

Oltre al sequestro della struttura, il ristorante potrebbe dover affrontare sanzioni amministrative per aver violato le regole urbanistiche del territorio. La gestione del locale dovrà ora adeguarsi alla normativa o rischiare ulteriori provvedimenti restrittivi.

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Rapina a Napoli: salgono sul bus, picchiano l’autista e lo derubano

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Rapina a Napoli: salgono sul bus, picchiano l’autista e lo derubano

La violenza sui mezzi pubblici: l’aggressione di un autista sulla linea Napoli-Afragola

Recentemente, sulla linea Napoli-Afragola, si è verificata un’aggressione in piazza Principe Umberto. Un autista è stato picchiato e ferito da ignoti che gli hanno rubato il cellulare, il denaro e i biglietti. L’uomo è stato portato d’urgenza al Fatebenefratelli per ricevere le cure necessarie.

La gravità della situazione

L’episodio di violenza sui mezzi pubblici rappresenta un problema sempre più diffuso, con autisti e passeggeri vittime di atti aggressivi e intimidatori. La questione della sicurezza sui mezzi di trasporto pubblico è diventata un tema cruciale da affrontare con urgenza.

Le azioni necessarie per garantire la sicurezza

È fondamentale che le autorità competenti intervengano con misure concrete per proteggere autisti e passeggeri da episodi di violenza e rapine. È necessario aumentare la presenza di personale di sicurezza a bordo dei mezzi pubblici, installare telecamere di sorveglianza e promuovere campagne di sensibilizzazione sull’importanza del rispetto e della convivenza pacifica all’interno dei mezzi di trasporto.

La solidarietà nei confronti dell’autista ferito

La comunità deve esprimere la propria solidarietà nei confronti dell’autista ferito e condannare con forza ogni forma di violenza e sopraffazione. Gli autisti svolgono un lavoro fondamentale per garantire la mobilità di tutti i cittadini e meritano rispetto e protezione.

Continua a leggere su [Fanpage.it](https://www.fanpage.it/napoli/salgono-sul-bus-picchiano-lautista-e-gli-rubano-cellulare-soldi-e-biglietti-rapina-a-napoli/) per rimanere aggiornato su questa vicenda e sui temi della sicurezza sui mezzi pubblici.

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